INCONTRO 12 27/3/2024. Pres.22 coordina Marilena.
Biblioteca “N. Ginzburg”
OSPITE.. Anna Mastromarino. Prof. di diritto pubblico comparato Università di TO. Presid. Comitato scientifico TOcittà per le DONNE.
Il passato :occasione o fardello ? Fare memoria,costruire il futuro.
“Tenere viva la memoria per costruire il futuro e non dimenticare di essere antifascisti.”
Dalla parte delle donne : le leggi fasciste erano tutte improntate ad un modello di patriarcato. Lungo cammino,non ancora concluso,per riforme che rispettino la parità“Essere donna dentro la democrazia” Che cosa si è fatto dal punto di vista legislativo e che cosa c’è da fare dal punto di vista culturale. L’Università,dove la linea di condotta è ancora patriarcale,ha ripreso oggi la lotta politica.
Bisogna fare di più e in modo diverso per salvaguardare i valori costituzionali.
“Dimenticare le madri e le nonne “ e costruire una teoria costituzionale della memoria .
A che punto siamo ? Come utilizzare la memoria?
Esiste una MEMORIA PLASTIFICATA ,ossia una sorta di museo-archivio, fatto di preziosi simboli : fotografie, testimonianze,documenti,volantini,lettere…..
D’altra parte esiste una privatizzazione della memoria :tutti hanno sofferto,non si riaprano vecchie ferite. E’ la MEMORIA PRIVATIZZATA. Significa dimenticare,chiudere con il passato ?Rimuovere ? No : occorre costruire con i ricordi una MEMORIA PUBBLICA E CONDIVISA, per aprire con le giovani generazioni e comunque con chi non c’era e chi non sa un rapporto/confronto,per trovare i collegamenti tra oggi e ieri.
La memoria pubblica deve essere appunto condivisa. .Bisogna fare di più e in modo diverso (”Dimenticate le madri e le nonne” A.M) ricostruendo il perché di tanta sofferenza,di tanti orrori ,di tanti morti. Di qui i VALORI. La Costituzione.
Ricostruire la memoria,tramite la Costituzione e accostare esempi del passato con i nostri valori di oggi. A che punto siamo ? La memoria vera o pubblica deve decidere che cosa ricordare. Utilizzare la memoria del passato non solo indicando i reduci e i morti antifascisti, ma valorizzare le ragioni per cui hanno lottato o sono morti. La Costituzione italiana è antifascista, è repubblicana. Nella Costituzione sono “incastonati” i valori da salvaguardare.
Il ripudio della guerra, l’uguaglianza,la società che vogliamo,l’equilibrio tra i poteri dello Stato……..La memoria così come è stata usata,non ha impedito che rivivessero virgulti di fascismo,che ora possono crescere e crescere…….Tutto ciò non significa che le generazioni del dopoguerra non abbiano lottato per salvaguardare i valori di democrazia, uguaglianza,giustizia sociale e per fare nuove conquiste
Spesso l memoria è rimasta “plastificata”.Deve esser invece pubblica,condivisa.